Il 19 novembre scorso si è celebrata la Giornata Internazionale del Maschio, supportata dall’UNESCO. Il tema affrontato, dal punto di vista medico, è stato la prevenzione dell’infertilità maschile, che in Italia fa i conti con una scarsa propensione al controllo.
In questa occasione, la Fondazione PRO, in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, ha lanciato “Semi di Salute”, la prima campagna nazionale di sensibilizzazione alla prevenzione dell’infertilità maschile. È stato rilevato, infatti, che, a differenza delle donne, le quali già in giovane età si sottopongono di frequente a visite ginecologiche, la maggior parte degli uomini non si sottopone a controlli per vergogna, pigrizia, pudore.

Dunque la visita andrologica, risultando un tabù, viene spesso evitata ed effettuata solo quando si verificano disturbi evidenti.
I controlli preventivi, già nella fase adolescenziale, portano alla costruzione di un percorso più sano della vita del paziente che, se rispettato, è in grado di prevenire numerose malattie dell’apparato sessuale maschile.

Lo spermiogramma per la prevenzione dell’infertilità maschile e non solo

Il seme maschile è un vero e proprio database della condizione di salute generale del paziente. Lo spermiogramma è un esame in grado di disegnare un quadro completo della salute dell’apparato sessuale riproduttivo, risultando fondamentale nella prevenzione dell’infertilità maschile.
C’è da dire che questo tipo di screening ci dice anche molto sullo stato di salute dell’intero organismo, in quanto il seme maschile è considerato un marcatore biologico più affidabile del sangue o delle urine per valutare lo stato di esposizione ambientale rispetto ad agenti tossici.

Dall’esame del liquido seminale derivano poi sia prescrizioni relative a buone pratiche e abitudini giornaliere circa la qualità di vita e l’alimentazione, sia responsi più specifici riferiti a determinate patologie. Per esempio, si verifica la qualità del seme rispetto ad una alimentazione ricca di zuccheri e di grassi o ad uno stile di vita sedentario, laddove entrambi incidono sulla produzione di spermatozoi e dunque sulla capacità riproduttiva dell’apparato sessuale maschile.

banner-articoli-desktop
banner-articoli-mobile

La prevenzione dell’infertilità maschile in 2 step

Stabilito che i controlli sono fondamentali per la prevenzione dell’infertilità maschile, proviamo a capire quando effettuarli.

  • Tra i 16 e i 18 anni. Questa è un’età critica, in cui non si pensa a determinate circostanze quali la prevenzione dell’infertilità maschile. Un tempo questo tipo di screening era contemplato nell’ambito della visita di leva, ma con la abolizione dell’obbligatorietà della stessa, si salta un importante passaggio nella prevenzione dell’infertilità maschile.
    A questa età, una visita andrologica è importante per scongiurare eventuali forme di alterazione dei genitali o patologie asintomatiche come il varicocele che molto spesso nei ragazzi non provoca disturbi, ma che se trascurato può condurre anche all’infertilità.
    Lo specialista valuta anche il rapporto altezza / apertura braccia, importante per individuare la sindrome di Klinefelter, che può comportare una diminuzione della fertilità
    Lo screening si conclude con l’analisi del pene e dei testicoli; l’andrologo ne valuta la forma, le dimensioni, la dilatazione dei vasi sanguigni e la sensibilità
  • Intorno ai 30 anni un altro screening è importante per escludere problemi di fertilità, ma anche per scongiurare patologie tumorali.
    Lo specialista valuta le condizioni generali di salute, lo sviluppo dei genitali, la consistenza e la sensibilità dei testicoli, la misura del pene, lo stato delle mammelle e la distribuzione corporea dei peli.
    Se dovesse avere dubbi, potrà prescrivere spermiogramma per verificare la qualità del seme, spermicoltura per verificare la presenza di batteri nello sperma, esami ormonali, ecografia scrotale con ecocolordoppler dei testicoli

C’è anche un terzo step, dopo i 45 anni di età, che naturalmente non inseriamo all’interno della prevenzione dell’infertilità maschile, ma che è bene ricordare, in quanto permette di prevenire il carcinoma prostatico, una patologia che ai suoi esordi si presenta del tutto asintomatica.
In definitiva, è emerso che prevenzione clinica e sana condotta di vita sono senza dubbio due elementi importanti per un sano apparato riproduttivo. In tal senso, un buon supporto è fornito da Genesis Pharma con il suo L’Esperto risponde, la rubrica dove sono affrontati in maniera scientifica dubbi e problematiche relativa all’infertilità maschile e femminile.

Post recenti
0

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca