La placenta si forma all’interno dell’utero nel corso della gravidanza; si tratta di un organo deciduo, vale a dire temporaneo, il cui compito è nutrire il feto, sostenendo e proteggendo la sua crescita.

Parliamo dell’unico caso di organo in comune tra feto e donna gravida, la cui formazione deriva in parte dai villi coriali del feto e in parte dall’endometrio uterino. Per tale motivo lo si può metaforicamente paragonare alle radici del nascituro impiantate nel corpo della madre.

Per questo motivo, la donna durante la gravidanza necessita di un apporto maggiore di vitamine e minerali, che possono essere assunti tramite una dieta equilibrata, a cui aggiungere integratori alimentari per la gravidanza.

Come si crea la placenta

Tutto nasce dall’unione tra spermatozoo e cellula uovo: si forma così lo zigote, singola cellula che si dividerà in altre, alcune delle quali daranno origine all’embrione e altre serviranno a creare la placenta.

Quest’ultima si sviluppa intorno alla terza / quarta settimana per ricevere dalla mamma tutte le risorse di cui ha bisogno (ossigeno e sostanze nutrienti) e rimandarle i rifiuti da smaltire (anidride carbonica e scarti del metabolismo).

Nello specifico, la placenta inizia a formarsi con l’impianto dell’embrione nella mucosa uterina, dove le cellule che daranno vita alla placenta si immergono e iniziano a ramificarsi.

Alla fine di questo processo la placenta assume la forma di un disco che da un lato si attacca all’utero della mamma; dall’altra parte invece, i capillari della placenta si uniscono per confluire nelle vene e nelle arterie del cordone ombelicale. In questo modo si realizza quell’unione fisica tra organismo materno e feto.

La placenta, al momento della sua maturazione definitiva, è formata da una porzione materna e da una porzione fetale. Dal terzo mese in poi la sua crescita prosegue, fino a raggiungere un diametro massimo di circa 30 cm, un peso di 500 g o poco più e uno spessore di non più di 4 cm.

A che cosa serve la placenta

Il compito più importante della placenta consiste nel rendere possibili gli scambi gassosi e metabolici fra il sangue della madre e quello del feto. È il cordone ombelicale, chiamato anche funicolo, a garantire la comunicazione fra la placenta e il feto. I vasi ombelicali sono formati dalle arterie ombelicali e da una vena ombelicale; le prime contengono sangue ad alto contenuto di cataboliti che si spostano dal feto alla placenta; la seconda serve a trasportare il sangue con i nutrienti e l’ossigeno dalla placenta al feto.

Le funzioni della placenta

Come se non bastasse, la placenta agisce anche come polmone, nel senso che mette ossigeno a disposizione del feto e manda via l’anidride carbonica. Inoltre, essa favorisce il passaggio degli anticorpi, che avviene tramite endocitosi, e ostacola l’ingresso della maggior parte dei patogeni. Ancora, la placenta serve a regolare e a depurare i liquidi del feto e svolge compiti simili a quelli di un apparato digerente, visto che mette a disposizione nutrienti.
Questo organo, infatti, è permeabile ai trigliceridi, al glucosio, ai minerali, ad alcune vitamine e alle proteine, tutte sostanze che si trovano nel sangue della madre.
Insomma, è chiaro che mantenere la placenta in salute durante la gravidanza è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del feto.

Alcuni consigli alimentari

Attraverso la placenta avviene lo scambio di sostanze tra mamma e feto; è quindi comprensibile che in questa fase sia più importante che mai attenersi ad una alimentazione corretta e ad uno stile di vita salutare.

In una gravidanza normale, la donna dovrebbe prendere circa 11-12 chili, di cui 500 grammi al mese durante il primo trimestre e di più man mano che si avvicina alla data del parto. In genere, l’aumento di peso dovrebbe essere distribuito così: circa 3,5 kg per il nascituro, 1,3 kg per placenta e liquido amniotico. Il resto viene preso dalla madre, che successivamente al parto dovrebbe cercare di smaltire; ma questo è tutt’altro argomento che riprenderemo in seguito.

A proposito di peso, ecco alcuni consigli alimentari sulle sostanze che ogni donna in gravidanza non dovrebbe far mancare al proprio organismo:

  • Fondamentale per il sangue, per lo sviluppo della placentae per la crescita del bimbo. Quindi, carne rossa con moderazione, fagioli secchi e piselli, frutta secca e cereali; meglio ancora se associati a cibi ricchi di vitamina C che ne garantiscono l’assorbimento
  • Zuccheri complessi. Hanno un assorbimento più lento e meno dannoso per il metabolismo; sono contenuti in pane (meglio se integrale), pasta, riso, cereali, legumi
  • Preziose per l’accrescimento fetale, sono presenti in carne (meglio bianche), pesce, uova, soia, latte parzialmente scremato e legumi
  • Soprattutto quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, limitandone naturalmente le quantità
  • Vitamine e minerali. Contenuti in verdura (preferibilmente cotta), latte parzialmente scremato, formaggi magri e frutta di stagione
  • Meglio acqua oligominerale, che aiuta a portare sostanze nutritive nel sangue
  • Calcio e Vitamina D. Necessari per lo sviluppo di ossa e denti e sono contenuti in cibi quali latte, formaggio, yogurt

Da evitare, invece, sono alcolici, superalcolici, caffè, tè, insaccati, carne e pesce crudi.

Inoltre, accanto a una alimentazione sana e specifica, gli specialisti consigliano di assumere vitamine anche attraverso l’assunzione regolare di integratori specifici per le donne in gravidanza.

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